
Spandi il verbo, tenendo bene in mostra il culo sfinito dalla stanchezza di tante sedute. Nulla risarcirà la storia, né il mancato talento per quanto usato male, del non essere nato dio e aver sbattuto la faccia contro una somma di vasche fin da sempre. Ancora ammiccano orli di palpebre, le loro chiese saltate. I […]
A fil di spada — almerighi